Scatole in PLA

Il PLA (Acido Polilattico) è un’innovativa bioplastica. E’ un materiale derivato dalla trasformazione degli zuccheri presenti in mais, barbabietola, canna da zucchero e altri materiali naturali e rinnovabili e non derivati dal petrolio (a differenza della plastica tradizionale)

Questa bioplastica è biodegradabile e compostabile quindi si degrada rapidamente nel terreno una volta raggiunte le condizioni di temperatura e umidità necessarie.

Il PLA ha caratteristiche simili al poliestere e al PET, é trasparente, lucido e con ottime caratteristiche di resistenza.
La caratteristica principale è la compostabilità e cioè la degradazione rapida dei manufatti in PLA. In poco tempo (circa 50 giorni in centro di compostaggio) questa bioplastica si trasforma in terriccio e fertilizzante per il suolo. Il ciclo virtuoso si chiude così: il rifiuto diventa rapidamente una risorsa utile e naturale.
Inoltre il PLA è prodotto con materie prime naturali e rinnovabili e non da petrolio.
La bioplastica Pla per le sue caratteristiche ha infiniti campi di utilizzo che vanno dal monouso, ai tessili o manufatti durevoli.
Le caratteristiche tecniche la rendono adatta a sostituire la plastica tradizionale in moltissimi ambiti.

Scatole in PLA

Questi bellissimi contenitori biodegradabili in PLA sono una soluzione resistente ed elegante particolarmente adatta a chi per scelta etica o per marketing vuole rafforzare la propria impronta green.

Il Pla infatti è un materiale completamente biodegradabile (infatti si smaltisce come rifiuto organico) pur mantenendo la completa trasparenza e stampabile a caldo e a freddo in policromia, per gli integralisti si, possiamo usare anche colori completamente naturali e certificati!
Come per il PET si sceglie lo spessore del materiale in funzione delle caratteristiche meccaniche necessarie al packaging.
Oltre all’essere biodegradabile ricordiamo anche che il PLA è un polimero anche proveniente da fonti rinnovabili e si ottiene dalla polimerizzazione dell’acido lattico derivato dal destrosio cioè dallo zucchero.
A conferma della sostenibilità del PLA è il fatto che si tratta di un polimero non espanso con pentano oltre a nascere da fonti rinnovabili.
Questo materiale è totalmente compatibile con i nostri macchinari offre agli utilizzatori una valida alternativa ai polimeri derivati dal petrolio, nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente e della riduzione del gas ad effetto serra.

Forse non sapevi che:

Il destrosio è convertito in acido lattico attraverso un processo di fermentazione e successivamente in polimeri versatili che possono essere utilizzati per produrre resine simili alla plastica o fibre.

Il PLA termoformato è già utilizzato per il trasporto refrigerante e contenitori protettivi oltre che come materiale sostenibile isolante nel settore edile.

Perché viene utilizzata proprio la canna da zucchero?

Lo zucchero naturale è fondamentale nella produzione del PLA e la canna da zucchero ne è molto abbondante. Per produrre 1 kg di PLA vengono utilizzati circa 2,5 kg di canna da zucchero.

Qual’è la differenza fra biodegradabile e compostabile?

I materiali biodegradabili si possono decomporre in parti molto piccole, grazie a un’attività biologica e ai mutamenti nella struttura chimica del materiale.
Al contrario, quei materiali che esposti a determinate condizioni si decompongono totalmente non lasciando nessun residuo visibile o tossico, sono definiti compostabili.
Un ramoscello di quercia, ad esempio, non è compostabile poiché si decompone troppo lentamente. In altre parole, il compostaggio è il processo completo di biodegradabilità.
L’arco temporale della biodegradazione è strettamente connesso a fattori quali temperatura, umidità, ossigenazione, concentrazione di microrganismi che la sostanza incontra nel suo iter di biodegradazione.

In quanto tempo il PLA si decompone completamente?

Occorrono 6-8 settimane, all’interno di strutture industriali di compostaggio.
In condizioni di compostaggio ottimali, i prodotti in PLA si decompongono in 8-12 settimane.